I love you Phillip Morris, Glenn Ficarra e John Requa 2009

I love you Phillip Morris
di Glenn Ficarra e John Requa, 2009

Che un film venga maltrattato in fase distributiva è una cosa che fa tristezza in ogni caso, che il film sia bello o brutto. Ovviamente, la rabbia cresce se si tratta di un film ben riuscito. E aumenta esponzialmente se le motivazioni del maltrattamento hanno a che fare con questioni come la paura che il pubblico italiano dovrebbe avere nei confronti di una storia d’amore tra due uomini. Un riassunto di quanto è accaduto in Italia a questo film (che negli states sta avendo delle difficoltà del tutto diverse, ovvero legali e burocratiche) si può trovare su Cineblog: e quando l’inganno promozionale e la mutilazione hanno radici di questo genere, le parole "tristezza" e "rabbia", semplicemente, non bastano più. Un cappello essenziale, anche se è una storia che avete già sentito cento volte: perché ogni tanto si torni a parlare di questi scempi, le cui motivazioni commerciali o di marketing sono difficilmente giustificabili.

Detto questo, il film di Ficarra e Requa, tratto da una storia realmente accaduta, nella sua edizione originale è davvero una bella sorpresa: un film che a volte fa leva su meccanismi comici non proprio raffinatissimi e su qualche luogo comune, ma che sa giocare con grande intelligenza sul meccanismo dell’inganno, trasferendo le "truffe" del protagonista sulla pelle degil spettatori – fin dai primi minuti, che fanno immediatamente a brandelli le certezze del pubblico sul personaggio e sul suo contesto, ponendo la bugia patologica come base narrativa dell’intero film, come un avvertimento: non credete a nulla di ciò che vedrete. A parte l’amore ovviamente. Jim Carrey è eccezionale, a metà strada tra la sua anima più cartoonesca e il suo piglio più drammatico (entrambi annullati a vicenda dai ribaltamenti della vicenda), una sceneggiatura solidissima, qualche momento da antologia (la prima rivelazione dell’omosessualità di Steven, il montaggio dei tentativi di fuga) e una storia d’amore insensata, assurda e incontrollata – come sanno essere le vere storie d’amore.

4 Thoughts on “I love you Phillip Morris, Glenn Ficarra e John Requa 2009

  1. utente anonimo on 14 giugno 2010 at 16:41 said:

    Curioso come a rimetterci sia spesso Carrey, come ai tempi di "Se mi lasci ti cancello" (ho i brividi di disgusto pure a scriverlo…). Comunque coraggio, al peggio della distribuzione italiota non vi è mai fine, visto che (per esempio) sia Thirst che Kick Ass sono tutt'ora dispersi…

  2. Ma come si recupera l'edizione originale???
    Comunque quoto pienamente… basti pensare che Thirst era in programmazione a Istanbul a febbraio!!!! Quando vidi la locandina mi prese un colpo!

  3. l'ho visto un film carino con buoni spunti non è da oscar ma resta comunque un ottimo jim carrey
    kick ass è veramente carino poi nicholas cage è il mio attore preferito!

  4. utente anonimo on 22 giugno 2010 at 13:38 said:

    Divertente, consigliata la versione emule nella quale il primo taglio è l'esilarante scena del coming out con un sosia di F. Mercury che grugnisce in tedesco "Ja! Ja! Im mein arsch!"

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