Jonah Hex
di Jimmy Hayward, 2010
Ci dev’essere stato un momento durante la produzione di Jonah Hex, forse addirittura in pre-produzione, in cui qualcuno ha alzato la mano, ha chiesto il silenzio dei suoi pari e ha detto: ma perché stiamo facendo questo film? Non vedete che è tutto sbagliato? Non vedete che farà schifo? Mi piace regalare quest’ultimo barlume di umanità a quello che è con tutta probabilità il più brutto – sicuramente uno dei più brutti film in cui sia incappato quest’anno. Ci saranno senz’altro film peggiori in circolazione, ma di solito non ci casco, evito, scanso.
Ditemi pure che ci sono cascato perché c’è Megan Fox: accetto l’accusa, ma sprecare l’avvenenza dell’attrice in un ruolo come quello della puttana-dal-cuore-d’oro è roba di tutti i giorni. Come si fa invece a mettere in fila uno dietro l’altro Josh Brolin, John Malkovich, Michael Fassbender, Will Arnett, Jeffrey Dean Morgan e Michael Shannon e partorire un film così impresentabile? Non me ne capacito. Cioè, almeno il carisma. Invece il regista semi-esordiente Hayward (aveva già co-diretto Horton, questo è il suo primo film live action), un ex animatore cresciuto in casa Pixar, gira proprio un cartoon ma seriosissimo e mortifero, un western inconsistente e ridicolo oltre che privo del senso del ridicolo – e di ironia: la sceneggiatura è firmata dal dinamico duo Neveldine & Taylor dei Crank ma riesce nell’impresa eccezionale di prendersi alla lettera da capo a piedi. E direi che gli ho dedicato già fin troppo spazio.
Lasciate perdere. Piuttosto recuperate Sukiyaki Western: Django di Takashi Miike, che ne so, oppure a questo punto rivalutate Pronti a Morire di Sam Raimi – dopo aver visto questa roba, penserete probabilmente di averlo maltrattato ingiustamente.
Ma PEGGIO di Pronti a Morire di Sam Raimi?!?!?!?
That’s incredible.
Guarda che la sceneggiatura di Neverdine&Taylor era molto ironica e piena di citazioni ai film spaghetti western (il cavallo scoreggione di Jonah Hex, le mangiate di fagioli ala Trinità). Deve essere stato tutto falciato via quando è arrivato Akiva Goldsman come produttore e consulente creativo.
Una curiosità, come lo hai visto?
Eh, non l’ho letta, la sceneggiatura originale.
A dire il vero non credo di aver mai letto una sceneggiatura originale.