Porco Rosso, Hayao Miyazaki 1992

Porco Rosso
di Hayao Miyazaki, 1992

“Un maiale che non vola è soltanto un maiale”

Lo so, non ha molto senso mettersi a parlare di Porco Rosso nel 2010. O meglio, mi correggo: non dovrebbe averlo se non avessimo dovuto aspettare 18 anni per vedere nelle nostre sale uno dei film più amati del grandissimo regista giapponese, per tacere del fatto che l’immaginifica e fantasiosa ambientazione milanese avrebbe potuto rappresentare un valore aggiunto per renderlo più “smerciabile”. Ma il nostro è un paese strano, è lo stesso paese dove i film d’animazione escono solo di pomeriggio perché “è roba per bambini”.

Ma Porco Rosso, come quasi tutte le opere di Miyazaki, è un film talmente universale da essere sostanzialmente senza età. Se le due sequenze in flashback, il ricordo di un amore magico nato volando sul pelo dell’acqua e l’incontro con la morte nella forma di una scia di aeroplani fantasma, valgono da sole tutto il cinema che potete immaginare, tutto il resto è semplicemente meraviglioso – e parlo di quel tipo di rara meraviglia per cui ci si sorprende a piangere senza motivo guardando dei bozzetti in bianco e nero accompagnati dalle musiche di Hisaishi, sui titoli di coda.

Porco Rosso è un capolavoro autentico e indiscutibile come ce ne sono (stati) pochi. Ed è nelle nostre sale, oggi, ora. Prendetevi un pomeriggio e andate a godervelo. Portateci i vostri figli e i vostri nipoti, se potete. In un certo senso, sono invidioso: avere l’occasione di scoprire il cinema di Hayao Miyazaki alle scuole elementari potrebbe davvero cambiare la loro vita. Decisamente in meglio.

14 Thoughts on “Porco Rosso, Hayao Miyazaki 1992

  1. Me lo vado a vedere tra poco in una double feature pomeridiana assieme a L’Illusionista! Non vedo l’ora!

    PS: Vado clamorosamente off topic ma quanto son stati carichi i National? Mamma mia.

    • Bella doppietta, grande idea. L’illusionista è bellissimo ma accanto a Porco Rosso diventa trasparente.
      National carichissimi. Gran bel concerto. Lui poi è uno psicopatico. Il numero che ha fatto alla fine.

      • Mah, dissento. Amo molto i film di Miyazaki, soprattutto per il loro contenuto reale. E il punto è proprio che Porco Rosso, un contenuto reale, ce l’ha in maniera parziale. L’intenzionalità di un autore è sempre importante. E Miyazaki stesso ha sempre detto di avere un “qualcosa di etico” da cui partire per fare un film. Questo invece doveva essere un corto per una compagnia aerea, ed è diventato un film. Ma è un film svagato, MOLTO meno impegnato di altri (Mononoke, Chihiro) e molto autobiografico. E’ un buon film, ma – imho – sovraenfatizzarlo perché è un film del Maestro Miyazaki non serve a nulla.
        Gli ho preferito L’Illusionista, sì.

  2. sì sì idolo totale, non mi aspettavo tutta quella gente (tantomeno le ragazzine urlanti e i lanci di peluches) delirio puro, gran bomba!

  3. Lorena on 17 novembre 2010 at 16:27 said:

    Però questa uscita così tardiva ha fatto sì che il primo film visto al cinema da un mio nipotino sia stato questo. Son cose.
    (E off topic sia. Lui mooolto psicopatico ma mi ha permesso di fare quella cosa da 15 anni di toccare il cantante con la folla in delirio che mi ha fatto sentire giovane. Momento indie-gossip. Invece prima del concerto ho intravisto Kekkoz al bancone del bar e due metri più in là c’era il commesso di Tono metallico standard)

  4. Visto domenica pomeriggio, sala inaspettatamente piena e bambini inaspettatamente silenziosi durante la proiezione.
    Gran bel film, anche se mi è mancata un po’ la parte animistica (animistica, si dice così?) degli altri film. Un accenno poteva entrarci per spiegare le trasformazione e invece nisba.
    Però bello. E strano che abbiano permesso che uscisse in questo periodo…

  5. Anche da me sala piena, molti bambini, tutti ipnotizzati. Persino sui titoli di coda.

  6. L’ultimo paragrafo è speciale. Non sai quante volte ho pensato la stessa cosa, specie davanti ai film di Miyazaki (Porco rosso compreso). Secondo me proprio si cresce meglio se da piccoli si vedono questi film. e io invece li ho visti tutti da adulto. Tornando per due ore magicamente bambino però.

  7. Ecco, pensa: loro potranno crescere con Miyazaki e poi anche tornare bambini riguardandolo, quando saranno adulti.
    Maledetti stronzi.

  8. Oh, comunque, non so in quelle altre due o tre città in cui lo proiettano, ma a Milano lo danno anche la sera. Io l’ho visto ieri alle 19:40 e dopo c’era addirittura un altro spettacolo!

  9. Avere a che fare con Miyazaki è sempre magia!
    Bambini in sala non ce n’erano, in compenso prima di Porco Rosso ho visto L’Illusionista e un bambino a una certa ha cominciato a urlare come un indemoniato che non gli piaceva e voleva tornare a casa…

  10. Gemini on 23 novembre 2010 at 19:31 said:

    Tutto vero quello che dici, sono andato a (ri)vederlo la scorsa settimana e credo di aver capito che non mi stuferò mai di questo film. Poi, per uno che ha la passione dei vecchi aerei è proprio una pacchia…

    Piccola precisazione, le immagini sulla sigla non credo siano bozzetti, in alcune credo di aver riconosciuto delle foto storiche di aviatori e di imprese dei primi del secolo (ad esempio, partivano 12 aerei da Torino per andare in India, ed 11 si schiantavano, o cose così).
    Poi vabè, la scelta di disegnare i grandi pionieri dell’aviazione come maiali credo si spiegahi da sola…

  11. Io ci ho (ri)portato mio padre, la sua compagna e il figlio di lei, e due carissimi amici.
    Papà l’ha (ri)apprezzato, compagna piacevolmente sorpresa, figlio soddisfattissimo.
    I carissimi amici non l’hanno capito.
    Ahi, que dolor. Oh beh. Alla radice delle cose, ognuno vede il film che vede lui (sembra una tautologia ma non lo è).

  12. io sono stato al ghibli museo di tokio e l’ho trovato piu vivo e interessante di
    molti altri parchi simili,anche perche’ ha acceso molte lampade nella mia
    fantasia.
    Se qualcuno lo sa, l’aereo di marco(porco rosso) e un modello veramente
    esistito ,ne lo puo dire??
    grazie
    flymao

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