Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni (You will meet a tall dark stranger)
di Woody Allen, 2010
Questa volta non ci casco. Negli ultimi dieci anni Woody Allen, uno dei più grandi e importanti cineasti americani degli anni ’70 e ’80, ammettiamolo, non ha trovato sempre la strada giusta nel raccontare le sue storie, così come non ha trovato l’entusiasmo unanime della critica (se si esclude il caso clamoroso di Match Point), ma personalmente sono spesso stato disposto a passarci sopra, anche di fronte a film debolucci come Sogni e delitti e Vicky Cristina Barcelona. Questa volta no. Questa volta è davvero irrecuperabile. E la trovata di aprire e chiudere il film con risapute considerazioni scespiriane sull’insensatezza delle vicende umane non può essere una giustificazione per l’insensatezza del film che sta in mezzo a esse. Anzi, risulta ancora di più una presa in giro che suona come una frettolosa e imbarazzante scusante a posteriori: lo so, questo film è il vuoto pneumatico totale, ma ehi, non è così anche la vita?
Ma no, che non è così. Per fortuna.
Visto al cinema a tempo debito.. per favore, qualcuno cloni W.Allen che non posso vivere senza i suoi film.. e non posso continuare a ri-vedere “Hannah e le sue sorelle” o “Manhattan ” ogni mese per sentirmi bene.. ho bisogno di novità, ma mi sa proprio che il vecchio Woody non ce la fa più davvero
personalmente l’ho trovato piacevole, ma il “vuoto pneumatico” della programmazione del multisala ha giocato nettamente a favore.
A me non è dispiaciuto, anche se è evidentemente un film “minore”. Però Sogni e delitti non merita d’essere accostato a Vicky. Secondo me è l’altra faccia della medaglia di Match Point. E uno dei film migliori dell’ultimo Allen.
Secondo me l’altra faccia di Match Point è Scoop.
Invece Sogni e Delitti lo trovo affascinante ma non del tutto riuscito, francamente sulla distanza gli preferisco Vicky…
non sono completamente d’accordo. certo, certo cinema di Woody rappresenta uno dei capisaldi della storia del cinema, e di questo, “you will meet a tall dark stranger” (as always l’abbastanza orrendo titolo italiano va citato, giusto giusto per i motori di ricerca), non ne reca traccia alcuna.
di contro, ancora qualcosa nelle commedie alleniane si trova (di nuovo): qui riesco a vedere i personaggi (macchiette? quasi?) indecisi a scegliere se accettare la realtà per com’è (“vuota, vacua, inutile, eccetera, eccetera”, forse parole più dette nella filmografia di Woody) o cavalcare l’illusione di cambiamento tramite qualcun’altro, un lavoro rubato o un amore già finito. l’unica anima che sembra uscirne salva è quella di colei talmente persuasa dalle regole e dalla (creduta) certezza di un’illusione da farne una fede, un filtro totale per la realtà da cui assurgere forza vitale. insomma un filmozzo che se fosse un capitolo di un libro-filmografiacompletadiwoodyallen, sottolineerei in rosso (non in blu quanto te) come “superfluo”.
a parte questa filippica semi apologica, moltissimi complimenti per il blog.
ho visto che su mymovies c’è un concorso per critici di cinema, dura fino a fine febbraio. manda un pezzo! i premi non sono granchè ma è una cosa simpatica. (:
ciao!
per me Vichy é stato un film fantastico.. non so come si faccia a non considerarlo un quasi capolavoro