Megamind
di Tom McGrath, 2010
La fama di mezze seghe che quelli della DreamWorks Animation si sono fatti nel corso degli anni sembra andare sempre più inesorabilmente a loro vantaggio. Prendiamo ad esempio Megamind, un film che dalle prime battute era stato già bollato come uno dei prodotti dal peggior potenziale della casa, vuoi perché diretto dallo stesso regista dei mefitici Madagascar, vuoi perché in ritardo di una manciata di anni sugli Incredibili, vuoi perché puntare tutto sulle “voci famose” è un procedimento che ha fatto il suo tempo – tanto che persino alla DW se ne sono accorti, confezionando così il loro primo vero Bellissimo Film, How To Train Your Dragon. Ecco, in definitiva, tutto sommato, Megamind non è poi così male: se pure non ha il vantaggio competitivo dei minions, i cazzilli gialli che rubano la scena a tutti nel cugino minore Cattivissimo Me, quello di McGrath è un film d’animazione sufficientemente riusciuto – nonostante sia famigliare, sciocco, risaputo, estremamente derivativo (le ottime idee non sono poche ma spesso non sono che ottime rielaborazioni di idee già viste altrove) e pieno di faccette ammiccanti come al solito. Ma è anche innegabilmente divertente, pur essendo probabilmente il film d’animazione meno necessario di sempre. Sempre meglio questo che un altro Shrek.
Non ho ancora trovato una tua recensione che non sia perfetta, o almeno, perfettamente sovrapponibile nel contenuto alla mia opinione, anche se la tua è detta nel migliore dei mo(n)di possibili. Grande e grazie, perchè ormai uso i tuoi blog come mio specchio.