Confessions, Tetsuya Nakashima 2010

Confessions (Kokuhaku)
di Tetsuya Nakashima, 2010

Dopo aver diretto due film come il sottovalutato Kamikaze Girls e, soprattutto, come lo stupefacente e acclamatissimo Memories of Matsuko, Nakashima arriva al culmine della sua carriera con quello che è non soltanto il suo miglior film ma una delle opere più straordinarie, uniche e impressionanti prodotte in questi ultimi anni dal cinema nipponico: una struggente, sardonica, crudele e dolorosa parabola senza vincitori né vinti, che attraverso un’inesorabile slittamento dei punti di vista narrativi racconta una storia impossibile di vendetta e di follia, inserita nel contesto di un sistema scolastico che diventa sineddoche di un intero sistema, di un mondo che ha perso il suo baricentro morale, di esseri umani a cui di fronte all’ineffabilità del dolore non resta che pianificare il reciproco annichilimento. Con il coraggio di porsi delle domande vere sul sulla colpa con lo sfrontato e ammaliante cinismo di chi non lascia la storia in mano ai consueti meccanismi del peccato e della redenzione. Ma Confessions è anche un film che non ha alcuna intenzione di lasciar parlare solo i suoi personaggi e le loro storie: se da un punto di vista visivo Nakashima è sempre stato un regista spudorato e sopra le righe, questo suo ultimo film rappresenta insieme l’ennesima potenza del suo stile barocco e la dimostrazione dell’avvenuto controllo delle sue istante – in cui nulla è lasciato al caso, in cui ogni singola inquadratura diventa il quadro perfetto di un dilemma morale, con un rilancio continuo di pezzi di bravura che, anche grazie all’ausilio di una colonna sonora geniale che fa incontrare Bach con i Boris e i Radiohead di Last Flowers, risulta allo stesso tempo struggente e frastornante, lasciando alla fine dei giochi una sensazione di ubriacatura che è insieme inebriante e inquietante – un sorriso crudele, beffardo e disperatissimo.

L’edizione inglese del film esce il 25 aprile in Blu-ray e DVD.

14 Thoughts on “Confessions, Tetsuya Nakashima 2010

  1. E’ davvero un gran film, anche se è in gran parte debitore di un certo cinema coreano che conosciamo bene.

  2. Samad on 20 aprile 2011 at 11:35 said:

    Ei, kamikaze girls io non l’ho sottovalutato!! ;)
    E’ il film che mi ha fatto prendere una cotta per tu sai chi..lo devo dire? Ok, per Anna tsuchiya! Che roba da bambino eccitabile. Tieni conto che era il primo film asiatico che ho visto, da lì ho fatto incetta, tra Asani vari e Thai e Wong e Picnic..però il finale era un pò scemotto, il resto molto bello, toccante e divertente al punto giusto, una bella e strampalata storia d’amicizia..saluti!

  3. Il monologo iniziale e gli ultimi dieci minuti sono incredibili, ma anche tutto quello che c’è in mezzo. La sequanza dell’esplosione m’ha fatto esplodere la testa, ho dovuto ripitturare il soggiorno :)

  4. Samad on 20 aprile 2011 at 14:15 said:

    Quale esplosione, ma in kamikazgirls’?

  5. Samad on 20 aprile 2011 at 14:16 said:

    Se sì mi odierai: non la ricordo!

  6. No, Lenny parla di una sequenza di Confessions.

  7. Noguru on 20 aprile 2011 at 14:53 said:

    Inizio da cardiopalma, sembra che nel giro di poco tempo abbia detto tutto quanto, al contrario è un gioco a scatole cinesi che passo dopo passo stupisce lo spettatore. Ha ragione Pier Maria Bocchi quando fa scrivere sul suo gruppo di voler stringere la mano a Nakashima.
    Gli ultimi film orientali dimostrano di essere uno più bello dell’altro e di possedere un’originalità al di sopra della media.
    Ringrazio i 400 calci per avermelo fatto conoscere ( anche se avevo già visto Matsuko in precedenza )

  8. E’ da tempo che leggo recensioni positive su questo film. Ovviamente da noi non uscirà mai (ed è già un miracolo se escono Poetry o Housemaid)

  9. valentina on 20 aprile 2011 at 16:40 said:

    film della madonna, avevo colto (per sfortuna) i radiohead ma non i boris in soundtrack ahimè. comunque ogni fotogramma è uno sfondo desktop!

  10. spiegatemi, vi prego, il finale. il senso dell’ultimissima frase, dico. (non so come spiegarmi meglio per evitare lo spoiler, ma ci siamo capiti, no?)

  11. Ah, sì. Sempre io. L’ultima frase è tradotta in tre modi diversi a seconda dei sottotitoli (persino sull’originale pare ci siano dei dubbi), il che mi rende il finale tre volte più problematico. Non si direbbe che lo scarto tra “just messing” e “just kidding” possa rovesciare così tanto il senso di una cosa, veh?

  12. [cose da vedere] gira un prequel della trilogia del dollaro. del caro Sergio.
    non sembra male.
    http://vimeo.com/21586465

  13. Attila In Buca on 28 aprile 2011 at 13:09 said:

    se qualcuno è in zona e interessato (a vederselo su grande schermo), è in programma al Far East lunedì sera

  14. insomma celavevo qui da vedere da talmente tanto che me ne ero dimenticato. ci voleva il classificone per svegliarmi, per fortuna che fai ste iniziative, grazie, proprio un bel film.
    e pensare che proprio la colonna sonora un po’ troppo hip l’ho vista come unica macchiolina, ma saro’ io che sono diventato insofferente agli XX ovunque.
    convinti saluti
    e

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