Attack the Block, Joe Cornish 2011

Attack the Block
di Joe Cornish, 2011

E’ curioso che due film, in realtà non così simili, come Super 8 e Attack the Block abbiano visto la luce nello stesso periodo, entrambi figli di una passione per il cinema fantascientifico coltivata nel medesimo terreno. Ma l’opera prima di Joe Cornish, che fa sfoggio dell’altisonante beneplacito produttivo di Edgar Wright, non è una riproposizione filologica come quella di Abrams, bensì una deviazione dal tema, che fa tesoro soprattutto della lezione della tv inglese degli ultimi anni, di serie come Skins o Misfits, ma più in generale della qualità dei prodotti seriali britannici. E i ragazzini del “block” non sono timidi e introversi, sono sbandati e sfacciati furfantelli di South London che giocano a fare i gangster e che, come da copione, si scontrano con un’invasione aliena. Ma al di là dell’apparente prevedibilità, il film di Joe Cornish – che non a caso è finito a scrivere Tin Tin per Spielberg e Ant-Man per lo stesso Wright – è davvero una delle più belle sorprese dell’anno. Persino più divertente di come ve lo aspettate, oltre che più horror e crudo di come si presenta: il regista ha un talento visivo notevole, il giovane cast accompagnato dal veterano Nick Frost è maledettamente incredibile (i migliori: John Boyega e Alex Esmail), il ritmo è implacabile con effetti spesso esilaranti, la sceneggiatura è un frullato irresistibile di citazioni pop e cultura urbana ma ha la capacità, ereditata proprio da autori come Wright, di diventare all’occorrenza “una cosa seria”, di modulare alla perfezione l’ironia sagace e l’intensità melodrammatica, e di trattare i suoi personaggi come meritano, con rispetto e passione. E per una volta, last but not least,  anche i mostri sono davvero stupendi.

13 Thoughts on “Attack the Block, Joe Cornish 2011

  1. ecco allora perché mi sono annoiata? uff

  2. Ha annoiato molto anche me.

    Credo sia perche non sono abituato al linguaggio televisivo britannico, o forse perche non capivo quello che dicevano e mi affidavo quasi totalmente ai sottotitoli, per quanto in lingua.

    Mezza delusione.

    • Capisco.
      Comunque io ho scritto che fa tesoro della lezione di certa tv britannica, non che utilizza un linguaggio televisivo. In verità ATB ha davvero ben poco di “televisivo”, a mio parere.
      Detto questo, se non ti è piaciuto perchè non capivi cosa dicevano non credo che sia colpa del film, dico bene? ;-)

  3. assolutamente, è colpa mia.

    ma non mi ha preso, e lungi da me fare una disamina tecnica delle motivazioni, Super 8 l’ho digerito con facilità.

    Ho l’impressione sia troppo di “genere” per me, e per quello non ha funzionato.

  4. vespertime on 29 settembre 2011 at 00:53 said:

    a me è piaciuto davvero un sacco. lo aspettavo da un pò. l’ho visto. mi aspettavo altro. mi ha favorevolmente convinto. bella regia. belle scene. bella colonna sonora. soddisfazione.

  5. odderflip on 29 settembre 2011 at 01:18 said:

    visto a berlino al fantastic film fest, uno spasso il film e uno spasso Cornish e Frost a seguito della proiezione.i kidz sono davvero fantastici!

  6. anche a me è piaciuto parecchio! ha sconfitto ogni mio friday prejudice e me lo sono proprio goduto. Anche quando mostra i mostri non c’è la minima delusione. Anzi, i bear-wolf-gorilla-motherfuckers funzionano alla grande.

    e poi Moses… ninja!

  7. Senz’altro l’influenza di Misfits si sente, ma e’ tutto il cinema e la televisione britannica, di fantascienza e non, che attraversa un periodo particolarmente felice.
    Senz’altro una delle migliori pelllicole viste in questo inizio di stagione, che difficilmente vedra’ le sale italiane.
    Ma probabilmente e’ meglio cosi’ , visto che doppiare un film del genere e’ un po’ svuotarlo del suo lato migliore … un po’ come doppiare Lauren Socha di Misfits, appunto.

  8. quando uno di loro riferendosi agli alieni dice«Brutti come se una scimmia si fosse fottuta un pesce» e «puzzanocome se una merda avesse cagato un’altra merda» io giuroche volevo alzarmi in sala e iniziare a battere le mani.

  9. no dai vale la pena anche e solo per le chonis che ammazzano il mostro con i pattini rosa.

  10. Frenz on 4 ottobre 2011 at 19:25 said:

    mi hai rubato le parole di..tastiera (pessima battuta) – molto sorpreso, altro esempio di trailer che vende meno di quello che poi è il film veramente

  11. ok, intervengo un po’ in ritardo, ma… una bbomba!
    e lo slang dei protagonisti è una delle cose più gustose del film… proprio come in Misfits, tutto sommato

  12. E’ uno di quei film che sa come fare stare dritti gli spettatori sulla poltrona. A me è piaciuto un sacco, anche perché non sbaglia mai, sia quando ingaggia il filone del film di genere che quando accenna una minima critica sociale. Insomma mi è piaciuto un sacco.
    Ciao

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