A Very Harold & Kumar 3D Christmas
di Todd Strauss-Schulson, 2011
Sono passati sette anni dal primo film di Harold & Kumar, tre dal secondo. Nel frattempo, così come John Cho e Kal Penn sono andati avanti con la loro carriera (il primo con Star Trek e Flashfoward, il secondo con House, la Casa Bianca e How I met your mother), anche i due personaggi hanno preso strade diverse; inoltre, il budget è duplicato ed è arrivato il trend del 3D a dare il La a un terzo capitolo. Che fa infatti molta leva sull’effetto: innumerevoli gli oggetti liquidi e solidi lanciati verso il pubblico, e non a caso il primo di essi è un anello di fumo.
Ma al di là di queste gag (che si perdono inevitabilmente nella visione casalinga), la carta vincente di A Very Harold & Kumar 3D Christmas è che si tratta in tutto e per tutto di un “film natalizio” con tanto di intervento di Santa Claus e messaggio edificante – Harold e Kumar erano inseparabili, si sono persi di vista, riscoprono la loro amicizia spinti dallo spirito delle feste – ma i suoi singoli elementi, ovviamente, non potrebbero essere più distanti dal canone del film di Natale, tra cannoni magici, vendicativi gangster ucraini con figlie vergini ninfomani, Patton Oswalt spacciatore vestito da Babbo Natale, e una povera bambina trasformata dalle circostanze in una tossicodipendente. Il gioco, nella buona tradizione della stoner comedy, è sempre lo stesso: portare alle estreme conseguenze le premesse iniziali (un prezioso albero di Natale da sostituire per accontentare Danny Trejo, l’aggressivo suocero di Harold) spingendo senza troppi freni sul tasto del politically incorrect, ma grazie alla bravura e alla simpatia dei due protagonisti (che sono attori veri: per il genere non è una cosa scontata) la “saga” riesce a conservare, pur nella sua deliberata e rovinosa scempiaggine, una sua evanescente ma irresistibile umanità.
Non poteva mancare Neil Patrick Harris nel ruolo di se stesso – o meglio, del NPH alternativo della serie, donnaiolo e drogatissimo: non era morto, si è fatto cacciare dal paradiso da Gesù in persona, e stavolta gioca con il suo recente coming out coinvolgendo persino il suo compagno David Burtka nell’ennesima favolosa auto-parodia.
Il film è uscito negli USA lo scorso novembre, nel Regno Unito a dicembre. A naso, non lo vedremo nelle sale italiane: per dire, “Harold & Kumar Escape from Guantanamo Bay” da noi non è mai uscito, nemmeno in dvd.