Knockout (Haywire), Steven Soderbergh 2011

Knockout – Resa dei conti (Haywire)
di Steven Soderbergh, 2011

L’approccio di Soderbergh al cinema d’azione non potrebbe essere più differente da quello dei registi che abitualmente se ne occupano, tanto che questo contrasto che è alla base di Haywire finisce per essere quasi il suo unico fondamento: un film su Soderbergh che gira un film di arti marziali. Il regista dopotutto si è costruito la fama di firma eclettica anche coltivando l’interesse per i canoni, flirtando con essi e violandoli con le sue ossessioni (con risultati assai altalenanti) e anche qui il procedimento è simile: Haywire segue un canonico percorso vendicativo di un’attraente spia mercenaria costretta a difendersi da un complotto costruito alle sue spalle, ma Soderbergh – che oltre a dirigere si occupa personalmente della fotografia e del montaggio, sotto pseudonimi – lo asciuga completamente rendendolo statico, nonostante non manchino ben coreografate scene di lotta o di inseguimento. Questa sorta di ricercato disequilibrio si ritrova già nella lottatrice Gina Carano, volto noto del mondo delle MMA: straordinaria in azione, ovviamente molto meno a suo agio nelle molte sequenze narrative – che finiscono per risultare agli occhi dello spettatore un riempitivo in attesa del prossimo assalto. Soderbergh probabilmente vuole far dialogare un cinema spionistico più “raffinato” – tappeto sonoro di David Holmes incluso - con il vero “cinema di menare”, ma si fa distrarre dalle sue manie e dalla sovrabbondanza del cast (ancora una volta dopo il riuscitissimo Contagion torna il metodo delle performance isolate; ma in questo caso non giova) e finisce per annoiare. Non mancano comunque le buone idee e le buone invenzioni (per esempio la fuga nel bosco in retromarcia, ma anche tutta la parte con il solito carismatico Michael Fassbender) e la Carano quando ci si mette è una gioia a vedersi, ma Haywire è più una curiosità, un singolare esperimento, che un film davvero compiuto.

Link: la stroncatura di Nanni Cobretti sui 400 Calci.

One Thought on “Knockout (Haywire), Steven Soderbergh 2011

  1. nicola m. on 26 aprile 2012 at 17:19 said:

    un k.o. ci vorrebbe per questa….occhio a ciò che scrivi,altrimenti potrebbe capitarti in casa la digos come accadde a me 7 anni fa ai tempi di finalcut! ;-) http://www.umbria24.it/severino-%C2%ABi-vanno-regolamentati-intercettazioni-filtro-magistrato%C2%BB/94800.html

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