Paradiso Amaro (The Descendants)
di Alexander Payne, 2011
Sono passati dodici anni dal sorprendente Election, ma sembra una vita: dopo Schmidt e Sideways, Alexander Payne aggiunge un altro tassello a una filmografia furbetta e deprimente che si nasconde dietro una patina indipendente, tra molte virgolette. Il successo – di critica e di pubblico – di un film del genere si spiega da sé (per quanto possa risultare fastidioso e stucchevole, è indubbiamente ben scritto, la conclusione è silenziosa e azzeccata) ma è davvero un peccato che Payne utilizzi l’elemento più interessante del film (gli scenari aperti dal libro di Kaui Hart Hemmings sono davvero originali e inediti per il modo in cui vorrebbero smitizzare l’ambientazione hawaiana) solo come metafora facilona e maschera pretestuale di una storia famigliare risaputa e ruffiana, che punta alla lacrimuccia con spudorata scaltrezza, confondendo l’avvilimento con la commozione. Clooney dal canto suo, come al solito, si sforza di uscire dai panni del sex symbol limitandosi a vestirsi e pettinarsi male, ma è fin troppo affascinante: bravo, certo, ma fuori ruolo.
La migliore in scena, e in generale, è invece la deliziosa Shailene Woodley, già protagonista della serie tv La vita segreta di una teenager americana: intensa senza mai strafare, dotata di una bellezza inusuale ma ipnotica, è protagonista di una delle scene più celebrate del film (quella in cui urla sott’acqua) ed è quasi una rivelazione, in attesa di un film capace di sfruttare meglio il suo talento.
Il regista del fastidio
Potevi essere più cattivo, uno dei presunti bei film dell’anno… Furbo, ruffiano e stucchevole. Tutto vero.
Sottoscrivo anche per la ragazza, bella e brava.
Payne regista sopravvalutatissimo.
Noia patinata. Io mi sono addormentata.
Ok che possa non interessare, ma come si fa a parlare male di un film scritto così bene? Certo che la storia è risaputa, mica ci sia aspetta il colpo di scena, le persone dovrebbero identificarsi…
Visto in lingua, a me, non è dispiaciuto..francamente, brancamenta…
A me è piaciuto molto, come pochi altri film usciti quest’anno. Ma de gustibus, ovviamente…
Pure io visto in originale, ci guadagna e pur ruffiano non mi e’ dispiaciuto.
A.