el pube è un pilota di mezza stagione / guida non esaustiva alle nuove serie tv (febbraio/aprile 2012)

Le mezze stagioni esistono eccome, e sono una brutta bestia. Ma qualcuno deve pur domarle. Diamo un’occhiata ad alcune delle nuove serie tv iniziate negli ultimi tre mesetti.

Ma prima, un breve ripasso: che ne è stato di quelle iniziate in autunno, tra lo scorso settembre e lo scorso novembre? Le cose sono andate bene per le comedy, soprattutto quelle iniziate con un mezzo passo falso. Parlo dell’irresistibile New Girl, della divertentissima Suburgatory e della puccissima Up All Night: tre serie che hanno capito come si aggiusta il tiro. Al contrario, 2 Broke Girls sembra essersi un po’ incartata su se stessa dopo una promettente prima metà di stagione, si continua a seguire ma senza la pretesa di difenderla a tutti i costi. Ho invece personalmente abbandonato molti nuovi drama – Person of Interest, Once Upon a Time – per intervenuto disinteresse, mentre mi auguro che Alcatraz possa continuare la sua corsa. Le maggiori soddisfazioni sono arrivate dalle vecchie conoscenze: la quinta di Mad Men è meravigliosa e non ha nulla da invidiare alle precedenti, la quarta di Fringe (confermato da poco per una quinta e ultima) sta tirando fuori le unghie in extremis in modo sconvolgente, e poi ovviamente c’è Game of Thrones. Nota di merito per la terza stagione di Justified, davvero notevole, e per Eastbound & Down che ha terminato la sua corsa con un series finale da applausi.

Ci tengo a fare una piccola nota per una sitcom arrivata da poco alla fine della seconda stagione, meno vista di altre (da quel che ho potuto verificare IRL) e che io stesso ho scoperto qualche mese fa, in colpevole ritardo: si tratta di Happy Endings ed è diventata nel giro di poco tempo la mia terza comedy preferita attualmente in onda dopo due giganti ormai insuperabili come Community e Parks and Recreation. Ve la consiglio caldamente.

E ora, la roba nuova. Per semplicità, in ordine cronologico di trasmissione.

Luck (HBO) è probabilmente la serie più sfortunata dell’anno, ma non si può dire che non se la sia cercata. Per farla breve: durante le riprese della seconda stagione (mentre la prima era ancora in onda) sono morti alcuni cavalli sul set, facendo imbizzarrire (scusate) le associazioni per la tutela degli animali e costringendo la HBO a chiudere baracca. Luck non tornerà mai più. Peccato? Decisamente sì: la serie creata da David Milch era un prodotto complesso e ambizioso, con un cast prestigioso e una produzione impeccabile, e ci aveva conquistati in breve tempo. Se non avete tempo di recuperare l’intera stagione composta da nove episodi, guardate almeno il pilot diretto da Michael Mann: è una perla.

Una delle serie di maggior successo di questa mezza stagione è Smash (NBC): creata da Theresa Rebeck e prodotta, tra gli altri, da Steven Spielberg, racconta la creazione di un musical di Broadway su Marilyn Monroe. La serie è stata lanciata come una risposta più adulta allo strapotere di Glee ed è stata da subito accolta molto favorevolmente dalla critica. Ma nonostante i suoi elementi sembrassero messi insieme apposta per farmi felice, il pilot non mi è piaciuto affatto – anzi, probabilmente è “il peggiore” tra quelli presenti in questo post, infatti mi ha spinto ad abbandonare immediatamente. Ho fatto male? Troppo tardi.

L’obiettivo di The River (ABC) era portare in tv il metodo del found footage, che da qualche anno va per la maggiore negli horror per il grande schermo. Per l’operazione è infatti stato chiamato Oren Peli, quello di Paranormal Activity, che ha creato una stagione limitata a 8 episodi ambientata in Amazzonia, dove un gruppo eterogeneo va alla ricerca di un documentarista sparito nel nulla. La serie è uno spasso, fa discretamente paura, non ha alcun timore di risultare assurda o ridicola. Dopo 4 episodi non me ne fregava più niente e ho mollato, mi tengo da parte la seconda metà per i periodi di magra.

La concorrenza non è molto agguerrita, ma fa lo stesso: Awake (NBC) è indubbiamente il mio drama preferito tra quelli iniziati in questa midseason. Kyle Killen, dopo la chiusura prematura del suo bellissimo Lone Star, torna a raccontare una “doppia vita” con una delle premesse più assurde e stimolanti degli ultimi anni: dopo un incidente, il detective protagonista vive due vite parallele – in una è rimasto vedovo, nell’altra ha perso il figlio. I due mondi sembrano in qualche modo comunicare, aiutandolo a risolvere i casi; entrambi gli psicologi che lo seguono cercano di convincerlo che l’altra realtà è solo un sogno. Una figata totale, aperta da un pilot straordinario diretto da David Slade. Purtroppo gli ascolti vanno maluccio e la serie ha le ore contate, ma voi recuperatela lo stesso, non si sa mai.

Non è un mistero che Bent (NBC) non fosse propriamente nelle priorità del network, anche perché nel giro di 3 settimane si sono sbarazzati dei 6 episodi che compongono la prima stagione senza nemmeno provare a pubblicizzarla. Inutile aggiungere che una seconda stagione è altamente improbabile, se non impossibile. Capita. La sorpresa è che Bent non era così male, soprattutto grazie al cast di contorno (tra cui Margo Harshman, amore a prima vista), e aveva pure convinto la critica – ma non ci è stato nemmeno dato il tempo di affezionarci. La serie ideale per farsi quattro risate se avete finito tutte le altre.

Davvero un caso strano, quello di Touch (Fox), serie creata da Tim Kring dopo il successo e infine il declino di Heroes: il lungo pilot diretto da Francis Lawrence è infatti un’autentica bomba, ed ero pronto a scommettere che sarebbe stata la mia serie dell’anno. Dal secondo episodio, ha mostrato subito il fiato corto: forse c’era il materiale al massimo per un film? Nemmeno Kiefer Sutherland sembra troppo convinto. Continuo a credere che possa crescere, ma per ora l’ho messa in attesa. Nota quasi scontata: gli ascolti vanno male.

Altro giro, altra sitcom mandata al massacro senza armatura: la particolarità di Best Friends Forever (NBC) è il suo essere creata e scritta, oltre che interpretata, dalle protagoniste Lennon Parham e Jessica St. Clair, due membri dell’Upright Citizens Brigade Theatre. La trama in breve: Lennon ospita la sua bff Jessica nel suo appartamento dopo che quest’ultima è stata lasciata in modo brusco dal marito. Fine. Anche questa era un passatempo piacevole nei buchi tra una comedy significativa e l’altra, purtroppo dopo 4 episodi su 6 il network ha deciso di toglierla dai palinsesti. Amen.

Forse è un po’ presto per dirlo, ma il divertentissimo pilot è stato un entusiasmante punto di partenza, confermato dai primi episodi: Don’t Trust the B—- in Apartment 23 per il momento è la migliore nuova comedy del 2012. Lo so, non ci sono molti rivali nemmeno qui, ma le ragioni sono molteplici. Primo, perché finalmente dopo anni di gavetta dà un ruolo di protagonista alla splendida Krysten Ritter, che oltre a essere un pezzo di ragazza che lévati è una caratterista favolosa – e come dimenticarla in Breaking Bad? Secondo, perché c’è James Van Der Beek nel ruolo di James Van Der Beek. Terzo, perché fa ridere. Altro?

L’unica nuova serie britannica in cui mi sono imbattuto in questi mesi è la miniserie Titanic (Itv – Abc – Global), una delle due coproduzioni televisive internazionali (qui Canada, Regno Unito e USA) volte a raccontare la storia del transatlantico a 100 anni secchi dal suo affondamento. In verità è l’anima british ad avere la meglio: la serie è infatti scritta da Julian Fellowes e lo spirito non è così distante da quello di Downton Abbey. Non è il massimo della vita, a dire il vero, ma la struttura è interessante: i primi tre episodi arrivano all’iceberg ripartendo ogni volta da capo e raccontando la stessa storia da punti di vista diversi, il quarto chiude i conti e muoiono tutti. Cioè, non tutti, ma ci siamo capiti.

Se c’è una nuova serie che ha saputo attirare su di sé l’attenzione dei media, quella è Girls (HBO): prodotta da Judd Apatow e scritta, diretta, interpretata dalla 25enne Lena Dunham (quella di Tiny Furniture), Girls è diventata un vero e proprio caso mediatico, almeno in rete: prima che il pilot venisse trasmesso ne aveva già parlato chiunque, e poche ore dopo era già partito uno dei backlash più clamorosi che io ricordi. Non avendo intenzione di riassumervi l’accaduto, questo video potrebbe bastare. La guerra di opinioni rischia di distogliere l’attenzione dalla serie in sé, ed è uno spreco perché, primi due episodi alla mano, è davvero una delle migliori dell’anno, con una qualità di scrittura che le altre si sognano. Una serie divertentissima, acuta, scomoda, terribilmente intelligente: guardatela e decidete con la vostra testa.

Non vado pazzo per i procedurali di polizia, ma vado pazzo per i primi episodi di qualunque cosa. Si era notato? Così ho provato a dare un’occhiata a quello di NYC 22 (CBS), i cui protagonisti sono delle reclute alle prese con i primi turni per le strade di New York. Certo, siamo sulla CBS e non è certo The Wire, ma merita se vi piace molto il genere, anche perché i personaggi sono interessanti e il cast è ottimo – i due ruoli apparentemente più importanti sono interpretati da Leelee Sobieski e Adam Goldberg.

Infine, a chiudere le danze della mezza stagione è arrivata Veep (HBO), in cui la stupenda Julia Louis-Dreyfus interpreta un vicepresidente degli Stati Uniti particolarmente inadeguato. La serie è creata, co-sceneggiata e co-diretta da Armando Iannucci, e chiunque abbia visto la sua acclamata serie britannica The Thick of It (o il film In The Loop) sa perfettamente cosa aspettarsi. Per intenderci: tutte cose belle. Per il momento ho visto solo il pilot ma promette benone, in ogni caso Julia Louis-Dreyfus vale da sola il prezzo di un biglietto che comunque non pagate.

Ecco fatto. Non sono le uniche nuove serie, per esempio ci sono Missing e Magic City, che per il momento ho saltato. Appuntamento a settembre?

15 Thoughts on “el pube è un pilota di mezza stagione / guida non esaustiva alle nuove serie tv (febbraio/aprile 2012)

  1. Simone on 30 aprile 2012 at 12:56 said:

    Hai mai parlato di Suits? Che io ricordi, no. Che ne pensi? Oggi vedrò le ultime due puntate della prima stagione e devo dire che mi è piaciuta parecchio. Inoltre, ho letto che stanno girando la seconda quindi avanti tutta!

    • Purtroppo no, Suits è un’altra di quelle che ho sempre saltato per nessun particolare motivo; magari la recupererò in futuro anche se non sono un grande appassionato di legal drama…

      • Simone on 30 aprile 2012 at 13:05 said:

        Dai, facci un salto un giorno, è coinvolgente… Io pure, non ero un appassionato del genere ma questa serie mi ha piacevolmente colpito. Su Mad Men, che conto di iniziare a vedere a giorni, vorrei sapere se il doppiaggio in italiano rende giustizia alla serie o – come quasi sempre accade – svilisce interpretazioni e non solo… Grazie.

      • +1 per Suits: non è solo un legal, ha anche una bella caratterizzazione dei personaggi ed è brillante.

  2. al volo su touch, poi leggo con calma: se sei fermo al secondo, io ho capito che gli episodi-bomba sono i dispari.

  3. zonix88 on 30 aprile 2012 at 13:16 said:

    Mollare Person of Interest e continuare Alcatraz è quello che NON andava fatto! Lo dico per esperienza, ho appena recuperato PoI ed è diventato molto interessante! Alcatraz invece si tiene a galla appena con qualche bell’episodio, ma che fatica!

    E’ iniziato anche The Killing, che dopo la personale delusione del finale della scorsa stagione, ho iniziato senza pretese e devo dire che invece funziona bene… Per adesso!

    Luck era fottutamente bella!

  4. Ho visto qualche episodio in più di Smash, e confermo, non hai fatto male a mollarla.

    Invece spezzo una lancia in favore di person of interest, lo schema fisso delle puntate e una scarsa continuity orizzontale fa si che decolli molto lentamente, ma secondo me lo fa alla fine lo fa alla grande, merito soprattutto dei personaggi proprio fichi. Alla fine è quella che guardo con più piacere.

    Una mezza delusione invece once upon a time. Originale l’idea, non buono lo svolgimento.

    Darò una seconda chance a new girl.

  5. amospal on 30 aprile 2012 at 18:13 said:

    pur trovandola molto divertente temo che Don’t Trust the B—- in Apartment 23 abbia il fiato corto. Per quante puntate James Van Der Beek che interpreta James Van Der Beek potrà far ridere? nella sola prima puntata si è già giocato la camicia di flanella e la sigla di Dawson’s creek

  6. recupera Person of Interest: l’avevo mollato anche io e invece prosegue benissimo… Alcatraz invece m’ha stufato alla terza puntata.
    Suits è meraviglioso,
    The bitch ha ottime possibilità…

  7. Fingo on 30 aprile 2012 at 23:10 said:

    Ho dato una seconda possibilità a New Girl ed hai ragione, i personaggi si sono lentamente scongelati e funzionano da dio.
    Concordo anche su 2 Broke Girls, per cui tifavo, e dove invece oltre alle protagoniste c’è un vuoto fatto di macchiette e nuovi personaggi che proprio no.
    Mad Men continua su livelli incredibili e sono contento che Fringe (anche per questo: grazie kekkoz) abbia finalmente dato un colpo di coda con la puntata che sappiamo noi (wink).

    Ti segnalo Bob’s Burgers, un cartone animato su una famiglia americana un pò incasinata con 3 figli.. originale no?
    eppure è bello, con personaggi che funzionano e soprattutto divertente.
    Kristen Schaal nel cast fisso, e comparsate di Bill Hader e Aziz Ansari nelle ultime puntate.
    La prima serie è carina ma la seconda – per ora – è proprio bella.

  8. Fingo on 30 aprile 2012 at 23:14 said:

    P.S c’è un typo nel paragrafo di Awake. ciao

  9. vespertime on 3 maggio 2012 at 22:49 said:

    Don’t Trust the B—- in Apartment 23: ci piace molto.
    Touch: si spera in una svolta ma regge mediamente dai. Non da buttar via come ho fatto con Alcatraz che dopo il 5 ho abbandonato dapprima per dimenticanza e dimenticarsi di una serie tv non è un buon segno.
    Un enorme MUBLE per quanto riguarda invece Girls che se da un lato attira per un certo tipo di scrittura dall’altro mi da il nervoso perchè, ok, capisco che le protagoniste siano simbolo di una certa generazione che gira in tondo e tutti i discorsi del caso che si possono fare ma sono tutte, almeno per quanto mi riguarda (cast maschile compreso), dannatamente vacue ed irritanti. Quindi che dire, se non si sale di livello entro qualche puntate per me il suo destino è già segnato.

  10. mollare Once upon a time… no no no U_U
    (torno domani a leggere quando mi sento piu’ sveglia XD ma di Person of interest mi parlarono proprio bene)

  11. Consiglio anche Scandal, scritto da Shonda Rimes, pare un procedurale, ma sembra nascondere una buona trama orizzontale.

  12. emanuele on 27 settembre 2012 at 15:46 said:

    avevi detto ci vediamo a settembreee!

Rispondi a Ann Annulla risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>

You can add images to your comment by clicking here.

Post Navigation