Take Shelter
di Jeff Nichols, 2011
La vita di Curtis, tranquillo operaio di una piccola cittadina dell’Ohio, viene sconvolta da sogni apocalittici: inquietanti nuvole nere portano una tempesta di pioggia che sembra miele e tutti gli uomini, anche le persone più vicine a lui, sembrano impazzire. Convintosi che siano una sorta di presagio, Curtis si mette in testa di rimettere in funzione il rifugio antiatomico nel suo giardino. Dopo essere stato “scoperto” dal suo concittadino e compagno di studi David Gordon Green, che nel 2007 produsse il suo esordio Shotgun Stories, Jeff Nichols si è fatto accompagnare ancora una volta dall’incredibile Michael Shannon, assolutamente perfetto per un ruolo simile, e ha confezionato con un budget relativamente ridotto un’opera seconda che pur avendo avuto poca fortuna nelle nostre sale (è stato distribuito, ma in estate e in pochissime copie) ha fatto molto parlare di sé (tra i molti premi, il Grand Prix della Semaine a Cannes) e meritava davvero una sorte migliore. Si tratta infatti di uno dei più sconcertanti e originali film americani dello scorso anno, capace di unire a un ritratto intimo e riflessivo di una famiglia normale travolta dall’imprevisto, e allo scavo ossessivo e spesso doloroso dei personaggi (ottima anche Jessica Chastain nel ruolo della moglie), una visionarietà autenticamente orrorifica e allucinata, facendo piombare il soprannaturale in un mondo che si rifiuta di abdicare ai propri statuti di realtà e realismo, seducendo e disorientando lo spettatore con un abbattimento progressivo dei confini tra il sogno e la veglia, tra la sanità e la follia. Come spesso accade in film in cui si solleva il dubbio sulle facoltà mentali del protagonista, Nichols sembra lasciare fino all’ultimo momento una persistente incertezza ontologica; ma in definitiva il suo è un formidabile crescendo emotivo che punta a riappropriarsi – con risultati stupefacenti – di un’interpretazione univoca, ma terribile e terribilmente affascinante nella sua forza espressiva. Un film prezioso, terrificante e ipnotico, che non vi lascerà andare così facilmente.
Il film è già disponibile in dvd e blu-ray nell’edizione britannica.
Circa un mesetto fa, affacciandoci alla finestra, io e mio marito abbiamo visto lo stesso spettacolo. Siamo stati dieci minuti a guardare. A ogni lampo (lontanissimo) il cielo mostrava profili indecifrabili e la stanza si illuminava. Eppure era così lontano, di sicuro in montagna. E nessun altro era affacciato alla finestra. E anch’io mi sono chiesta “Is anyone seeing this?”.