Bernie
di Richard Linklater, 2012
Negli ultimi anni, l’imitazione dei linguaggi del documentario ha avuto molta fortuna, sia al cinema che in tv. Non solo nel mockumentary propriamente detto (cioè dove viene imitata precisamente la metodologia del documentario), ma anche – per esempio – in serie tv come Modern Family in cui i personaggi di tanto in tanto si rivolgono alla macchina da presa, come a un confessionale. Pur essendo costruito su un’alternanza tra fiction tradizionale e interviste, il film di Linklater si discosta per una ragione molto semplice: il film è tratto da una storia vera che quasi tutti gli intervistati hanno realmente vissuto da testimoni, perlopiù passivi. Quasi, appunto: nel momento in cui un membro del cast come Matthew McConaughey (e non solo) diventa oggetto della stessa analisi, indistinguibile rispetto alle interviste con i veri abitanti di Carthage in Texas, appare evidente quanto sia brillante la modalità con cui il regista di A Scanner Darkly è intervenuto a gamba tesa sullo stesso statuto di realtà del film, facendo danzare verità e finzione senza intermediazioni – fino alla totale sovrapposizione, nei titoli di coda. In tal senso, la storia di Bernie e Marge non è quasi nemmeno più il fulcro dell’interesse di Linklater, l’obiettivo è soprattutto raccontare una piccola comunità qualunque della provincia americana, con le sue facce e il “suo” fatto di cronaca, avvicinandosi a una spanna dalla sua personalissima morale senza aver alcuna pretesa di controbatterla. Ma al di là del felicissimo – a tratti illuminante – procedimento narrativo scelto dal regista, Bernie resta comunque anche una bella commedia nera, divertentissima anche se stranamente garbata e gentile, e interpretata splendidamente dai suoi tre protagonisti. E il re del film è indubbiamente Jack Black, che aveva già dato il suo meglio proprio con Linklater in School of Rock: lavora ironicamente sulle sue ossessioni come quella per il canto, misura i toni, si inventa un personaggio candido dalla mimica irresistibile: fenomenale.