As One (Korea)
di Moon Hyeon-seong, 2012
Nel 1991 in Giappone si svolge il 41° campionato mondiale di tennis tavolo e per la prima volta dalla scissione, Corea del Nord e Corea del Sud decidono di formare una sola squadra con cui affrontare l’apparentemente imbattibile team cinese. È il primo passo di un accordo che in realtà, lo sappiamo fin dall’inizio, non avrebbe portato lontano: oggi le due nazioni sono ancora divise da una frontiera invalicabile. Ma ai tempi in Corea il torneo travolse l’opinione pubblica con il suo devastante potere simbolico diventando nel corso degli anni uno degli eventi sportivi più noti e celebrati, non senza malinconia, della storia della nazione. Per raccontare un momento storico così radicato nella memoria collettiva, Moon Hyeon-seong (che ha raccolto il testimone del progetto da Kim Ji-woon) ha scelto di seguire le vicende reali (con la consulenza dei veri protagonisti) guardandole attraverso la lente illuminante del cinema popolare: As One segue in tutto e per tutto i precetti del film sportivo, partendo dalla diffidenza tra atleti provenienti da due mondi diversi fino all’amicizia e alla complicità, concentrandosi soprattutto sul rapporto tra le due eroine del torneo, Hyun Jung-hwa per il Sud e Li Bun-Hui per il Nord, raccontato quasi come una storia d’amore messa a dura prova dalle avversità della Storia. Le due attrici (rispettivamente Ha Ji-won e la fantastica, perfetta Bae Du-na) offrono una prova convincente e intensa (un peccato non poter cogliere i frutti del lungo lavoro fatto dal cast sulle differenze linguistiche e di accento) e Moon al suo esordio alla regia mostra un talento davvero magistrale nello sfruttare, sfrontato ma disperatamente nostalgico, i cliché del genere per andare dritto al cuore dello spettatore, senza tirarsi mai indietro di un passo e mescolando con grande abilità la coscienza civile e i sentimenti spezzati dei suoi personaggi. E contravvenendo alle regole soltanto nell’ultimo, devastante, quarto d’ora di film, quando il potere dello sport e del cinema viene annichilito dall’inevitabile crudeltà dei fatti. Il risultato è una pacchia infinita per chiunque vada a nozze con il cinema sportivo, e uno dei film più maledettamente commoventi che io abbia visto negli ultimi tempi.
Il film è stato un discreto ma non enorme successo, per ora è 18° tra gli incassi dell’anno in Corea.
Il dvd al momento sembra essere disponibile solo in edizione coreana (Regione 3) a circa 23 euro.
Grazie per avercelo segnalato. Il film è davvero bello.