The Moth Diaries
di Mary Harron, 2011
Ci sono film che è davvero impegnativo sbagliare. La canadese Mary Harron, più di un decennio dopo l’ottimo American Psycho che, curiosamente, era un film facilissimo da sbagliare, adatta un romanzo vampiresco di Rachel Klein ambientato in un collegio femminile, ma stavolta tira fuori un terribile pasticcio dominato dal ridicolo involontario. Il peccato e lo spreco sono centuplicati dall’assoluta perfezione del casting: Sarah Bolger e Sarah Gadon, quest’ultima nuova musa della famiglia Cronenberg, sarebbero la scelta perfetta per rappresentare un’innocenza sull’orlo del tradimento e la gigantessa Lily Cole, con quel fisico e quel volto che hanno ben poco di umano, sembra nata per fare un ruolo di questo tipo. Ma non bastano tre belle facce se non c’è nessuno a dirigerle. E tutto il resto è clamorosamente sbagliato, dalla meccanica e puerile sceneggiatura alla leccata fotografia di Declan Quinn (uno molto bravo, altrove), buona giusto per quattro screenshot da postare su Tumblr – ma tutto ciò ha poco a che fare con il cinema. Interminabile e noiosissimo nonostante duri un’ora e venti, il film della Harron è così artificioso e fasullo da annullare qualunque tentativo di spacciarsi per sanamente morboso. Per fortuna, si dimentica in fretta.
se American Psyco è ottimo, questo deve essere proprio tremendo…comunque anche in American Psyco aveva fatto centro scegliendo un superbo Christian Bale.