Circa un mese fa abbiamo parlato dei pilot delle serie tv autunnali, ma – ovviamente – non è ancora finita: ecco la puntuale appendice con qualche altra serie degna di nota e iniziata in queste ultime settimane.
Le tre serie che mi sono permesso di saltare del tutto, alla luce delle recensioni e del fatto che non avrei nemmeno il tempo di andare al cesso, sono Chicago Fire, Beauty and the Beast, Emily Owens MD.
Cominciamo? È una roba veloce.
Poche nuove serie di questa stagione hanno avuto l’accoglienza di cui ha giovato Nashville (ABC): al centro della narrazione c’è lo scontro tra una stella veterana del country e una giovane e aggressiva popstar, ma ci sono molte storie secondarie, tra musica, amore e politica, con la capitale del Tennessee a fare da sfondo. Come spesso accade, ci hanno visto bene: la serie creata da Callie Khouri (sceneggiatrice Premio Oscar per Thelma & Louise) è una soap davvero irresistibile che può contare su una messa in scena di Serie A, su canzoni scelte in modo perfetto (che vi vada giù il genere, o meno) e soprattutto sul cast: Connie Britton è Connie Britton e non ha bisogno di violini, ma la vera sorpresa è una rediviva, favolosa Hayden Panettiere. Non è detto che vada avanti a lungo, finché dura è tra i must della stagione.
Forse la più bella, o meglio inaspettata sorpresa della stagione: complice il fallimento di The Cape da una parte, e il sospetto verso quasi tutti i prodotti della rete dall’altra, Arrow (The CW) alla vigilia non era atteso con grandi speranze. Ma il pilot della serie ispirata a Green Arrow, personaggio della DC Comics a sua volta già comparso in Smallville (qui siamo in un altro universo), è stato davvero una bomba, confermata poi dagli ottimi episodi successivi. Scene d’azione realizzate con stile, un botto di intrighi e misteri, un cast di facce incredibili: finalmente una serie ispirata ai fumetti che gli appassionati di fumetti non devono vergognarsi di seguire. Ma anche per tutti gli altri è una gran pacchia.
Quando ho saputo dell’esistenza di una sitcom con Scott Baio (Charles in Charge!) intitolata See Dad Run (Nick at Nite) non ho saputo resistere e ho visto il pilot. Ma pur essendo basata su un’idea piuttosto stimolante (l’attore protagonista di una sitcom che viene chiusa dopo 10 anni si ritrova a fare il padre full time ma come esperienza ha solo quella di papà fittizio) ha tutti i limiti di una sitcom per famiglie e non credo che vedrò mai il secondo episodio. Però rivedere Chachi è stato un piacere, volevo dirlo.
Un’altra delle nuove serie tv migliori della stagione, guarda un po’, viene dal Regno Unito: si intitola Hunted (BBC One) ed è stata ideata dall’americano Frank Spotnitz, ex produttore di X-Files convinto da Gillian Anderson a farsi adottare dall’Inghilterra. Pare che dovesse essere proprio lei, in origine, la protagonista della serie, che invece vede la fighissima Melissa George (protagonista di Triangle, e se vi manca recuperatelo, adesso) nei panni di Samantha, una spia tradita che dopo anni di latitanza torna nell’agenzia privata dove lavora, intenzionata a incastrare il responsabile. Interamente orizzontale, girata splendidamente a Londra e interpretata da un cast formidabile (tra gli altri c’è anche Adewale Akinnuoye-Agbaje, per intenderci Mr. Eko), è un’eccellente variazione sul tema; spesso e volentieri poco plausibile, ma chi se ne frega: è tesa, appassionante, tostissima, e dura solo otto episodi. Imperdibile.
Che fine ha fatto Adam Samberg dopo l’addio al Saturday Night Live? Tra le altre cose, una serie inglese, Cuckoo (BBC Three). La trama è semplice: una brava ragazza studiosa torna dal viaggio sabbatico in Asia sposata con un perfetto imbecille New Age di nome Cuckoo. Ovviamente il contrasto maggiore avviene con il classico padre di famiglia, mentre la madre rimane in qualche modo affascinata dalla sua devastante e ingenua cretineria. Il pilot è divertente: se sentite la mancanza di Samberg, dategli un’occhiata. Se la madre vi sembra famigliare: è Helen Baxendale, la Emily di Friends. Minds blown!
Chiudiamo con un’altra comedy inglese di cui, personalmente, ho recuperato il primo episodio solo per una presenza nel cast: si intitola Me and Mrs Jones (BBC One) e la presenza in questone è quella di Robert Sheehan, ovvero Nathan di Misfits, una serie che ho smesso di vedere perché non c’era più Nathan. Non è del tutto vero, ma a posteriori suona bene. Il protagonista non è lui bensì la brava Sarah Alexander, nel ruolo di una donna divorziata e madre di tre figli; roba abbastanza ordinaria ma, per dire, n volte più gradevole e divertente del 99% dei possibili equivalenti italiani. Facciamo pure forfait.
Ormai sei la mia bibbia: il tuo è al momento il miglior blog di cinema e tivù che conosca, per competenza, spirito e capacità di sintesi. La prossima volta che sono indeciso se guardare o meno qualcosa ti mando una mail.
Melissa George forever, Hunted è asciutto e durissimo come ti aspetti da una serie spionistica inglese. Non avevo assolutamente riconosciuto Mr.Eko, però hai dimenticato che nei panni del capo di Sam c’è Stephen Dillane, alias Stannis Baratheon di GoT !!!
Melissa è splendida e magnifica protagonista della serie. La stanza segreta con vista strada è geniale
Mi manca andy samberg e vorrei vedere cuckoo ma ci sono speranze di trovare le puntate perlomeno con sub english?