Seeking a friend for the end of the world
di Lorene Scafaria, 2012
L’esordio alla regia di Lorene Scafaria, già sceneggiatrice del sottovalutato Nick & Norah, racconta l’incontro tra un grigio assicuratore e una vivace ragazza inglese, nelle settimane precedenti alla fine dell’umanità causata dal solito meteorite: il film si apre infatti con la notizia del fallimento della missione per salvare la Terra. Quello che riesce meglio alla regista è la risposta a una domanda che il cinema catastrofico, concentrandosi più che altro su storie “eccezionali”, che siano di eroismo o di codardia, ha lasciato inespressa: come si comporteranno le persone normali alla vigilia della fine del mondo? Vanno in spiaggia o spaccano tutto? Si ricongiungono ai propri cari o continuano a fare il proprio lavoro come se nulla fosse? L’approccio è ironico, originale, a tratti cinico ma tutto sommato comprensivo, e la sequenza della festa, con i genitori che fanno sbronzare i bambini e finiscono a farsi di eroina, è la migliore del film, più intelligente e originale delle solite scene di panico nelle strade – che comunque non si fanno attendere nemmeno qui. La storia d’amore, ben più rilevante, è però anche assai meno efficace; il problema ha a che fare con l’equilibrio tra gli stili dei due attori, che rispecchiano volutamente i personaggi: Keira Knightley è tutta smorfie, Steve Carell è compassato, ma mentre quest’ultimo risulta in linea con il tono del film, che è grave e deprimente nonostante l’ironia tenda a placarlo, la prima finisce per sembrare forzata, fuori luogo, non certo per l’accento. E non aiuta l’insistita scarsa plausibilità del rapporto tra i due, sebbene sia il cuore stesso del film. Avvicinandosi alla fine si ha quantomeno la sensazione che la Scafaria avesse un piano ben preciso, portato a compimento con una romantica conclusione, perfettamente coerente con l’assunto di base: forse a quel punto è troppo tardi, ma è già qualcosa. Verso il finale, l’apparizione di Un Certo Attore dopo il solito namedropping di facce note (divertente ma fine a se stesso) aiuta a dare un senso a un personaggio, quello di Carell, un po’ avvilente, e a un film scombinato e indeciso, che fino ad allora era stato capace al massimo di suggerire il suo progetto, più che di metterlo in atto.
(Il film dovrebbe essere nel listino di M2 con il titolo “Cercasi amore per la fine del mondo” e potrebbe uscire in sala nel 2013, ma per il momento non c’è nulla di certo. Intanto, è già disponibile il dvd inglese.)
E basta recensioni singole, vogliamo il Classificone 2012!
Ti va avanti l’orologio? È ancora il 6 dicembre. Abbiate pietà.
Carino, mi ha lasciato però un po freddino…finale scontato ma negli ultimi minuti emozionante.
Previsto per agosto, poi slittato a novembre, poi rinviato ancora. La fine del mondo ormai è qui e il film non si è ancora visto..