Safety Not Guaranteed
di Colin Trevorrow, 2012
“What makes you think there’s something wrong with him?”
“Because he thinks he can go back in time.”
“Was there something wrong with Einstein or David Bowie?”
Un film che sceglie così bene i suoi protagonisti parte sicuramente avvantaggiato: la favolosa Aubrey Plaza è uno dei punti di forza della sublime serie tv Parks and Recreation ed è una gioia, a prescindere, vederla guidare un film, sporcando in parte il suo noto, cinico aplomb con un’inattesa dolcezza. Accanto a lei ci sono Jake Johnson (il suo Nick Miller in New Girl è una delle più belle rivelazioni delle comedy degli ultimi anni e tra i migliori personaggi attualmente in tv) e Mark Duplass, che non è più solo uno degli inventori, per così dire, del “mumblecore” insieme al fratello Jay, ma ormai una star in ascesa, carismatica e capace. E ci sono proprio i Duplass dietro alla produzione di questo film costato una miseria (non si arriva al milione di dollari), prima opera di finzione di Trevorrow e, soprattutto, brillante esordio cinematografico dello sceneggiatore Derek Connolly. La tendenza con cui il film è prodotto e realizzato sembra ricalcare quella presente, in diversi casi, nel recente cinema indipendente americano: l’universo a cui fa riferimento è infatti quello del genere, in particolare della fantascienza (un giornalista e due stagisti partono alla ricerca di un uomo che sostiene in un annuncio su un giornale di poter viaggiare nel tempo) ma il modus operandi è del tutto distante, e si rifà ancora una volta alla leggerezza intimista del cinema indie, su cui Plaza e Johnson lanciano piccoli fuochi di feroce ironia. In ogni caso, Trevorrow non si accontenta delle soluzioni più semplici: il viaggio, iniziato come uno scherzo, diventa presto per i protagonisti un’esplorazione profonda del loro passato, dei loro obiettivi e dei loro fantasmi. E alla fine, grazie al suo sapiente equilibrio tra delicatezza e sagacia, tra l’eccezionalità della commedia e la quotidianità del dramma, Safety not guaranteed si rivela un delizioso piccolo film, pieno di inventiva e di speranza, sulla ricerca del proprio posto nel mondo.